Drenaggio e depurazione dell’acqua
Perché raccogliere le acque? Scopo principale di un sistema di drenaggio è quello di eliminare l’acqua di superficie dovuta alle precipitazioni atmosferiche e nel contempo mantenere costante il livello di sicurezza dell’area interessata. Bisogna quindi captare e convogliare le acque meteoriche, in un lasso di tempo molto breve, al fine di evitare ristagni e pozze d’acqua pericolose soprattutto per le aree urbane ed extraurbane.
Si pensi ad esempio di trovarsi alla guida della propria autovettura durante una pioggia intensa, e di dover gestire il fenomeno spiacevole dell’ “acqua planning”; oppure di trovarsi alla fermata dell’autobus ed essere investiti da una cascata d’acqua provocata dal passaggio delle auto sulle pozzanghere presenti sulla sede stradale. Non meno importante risulta essere il fenomeno delle acque inquinate da idrocarburi e metalli pesanti dovuto al dilavamento delle sedi stradali delle piazze e di tutte le aree transitate da mezzi e automezzi; infatti, in queste situazioni risulta indispensabile drenare le acque di superficie al fine di poter essere convogliate verso appositi impianti di trattamento.
Per evitare tutti questi eventi sgradevoli, nel segno della sicurezza, diventa di fondamentale importanza costruire sistemi efficienti ed efficaci di drenaggio che rispettano le leggi e le normative vigenti.
I sistemi di drenaggio lineare, generalmente costituiti da canalette prefabbricate, interrate e protette da una copertura grigliata, raccolgono e smaltiscono le acque attraverso la medesima struttura drenante.
In pratica, nei sistemi di drenaggio lineare le funzioni di raccolta e di smaltimento delle acque superficiali sono assolte dal medesimo elemento.
Questo sistema, sostanzialmente diverso dal tradizionale (o puntuale), permette di condurre l’acqua o liquidi derivanti da lavorazioni industriali, in una linea di raccolta posata sfruttando la propria pendenza interna o le sole pendenze del terreno procurando un risparmio di tubazioni e di manodopera.
Per affrontare la progettazione di un sistema drenante l’elemento principale da considerare è l’analisi morfologica della superficie su cui andrà posata la canalizzazione. Cioè l’identificazione della eventuale pendenza (se esiste) del bacino idrico da trattare e il grado, in percentuale, di tale pendenza. Infatti, questa prima essenziale analisi porta immediatamente il progettista alla scelta tra canali con o senza pendenza del fondo incorporata.
I dati generali sull’area di intervento, tipologia (area piana, rettilinea, in curva, in discesa o salita…), natura (area inerbita, pavimentata, lastricata), estensione (m2
di area totale interessata dall’intervento e aree parziali a diversa tipologia) e geometria (lunghezze, larghezze e pendenze delle sottoaree contribuenti) sono fondamentali e sono desumibili spesso dai disegni progettuali o vengono forniti dal committente stesso.
Il sistema di gronda
Il processo idrico naturale, dalla caduta delle particelle d’acqua dal cielo alla sua dispersione nel terreno fino al suo assorbimento nel sottosuolo, ha da sempre richiesto risposte tecniche e architettoniche mirate al completo controllo dell’intero processo. Tutto questo processo naturale si gestisce attraverso lo sviluppo di tecnologie e materiali che, a partire dalle coperture, per passare ai canali di gronda e alle discese pluviali, fi no ad arrivare ai pozzetti pluviali e ai canali grigliati riescono ad assolvere al loro compito con effi cacia, con la migliore qualità e nel rispetto dell’ambiente.